Come Diventare Un Operatore Socio Sanitario
L’operatore socio-sanitario, abbreviato in OSS, è una delle figure professionali più richieste in ambito socio-sanitario. La sua attività lavorativa, ben distinta da quella dell’infermiere, è orientata al soddisfacimento dei bisogni primari delle persone ed a favorire il benessere e l’autonomia delle stesse.
In questo breve post forniremo qualche indicazione utile a capire quali competenze richieda in questo momento il mercato e come diventare OSS.
Chi è e cosa fa l’OSS?
Il ruolo dell’OSS è quello di soddisfare i bisogni primari della persona, nell’ambito delle proprie aree di competenza, in un contesto sia sociale che sanitario. Favorisce dunque il benessere dell’utente, la sua autonomia e integrazione sociale.
Svolge attività di cura e di assistenza alle persone in condizioni di disagio o di non autosufficienza sul piano fisico e/o psichico, collaborando con gli altri operatori preposti all’assistenza sanitaria e a quella sociale. Sul piano pratico, l’OSS assiste ed aiuta le persone nella loro igiene personale, aiuta nelle attività di casa, nelle piccole attività che riguardano il settore infermieristico e tecnico-sanitario, ma ascolta anche le persone comunicando con pazienti e familiari (leggi anche l’articolo dedicato al Counselling).
L’OSS lavora con persone che hanno problemi sociali o di salute, quindi anziani, disabili, adulti in difficoltà o con problemi psichiatrici, degenti in ospedale e ragazzi con problemi. Può lavorare negli ospedali, nelle residenze per anziani, nelle comunità di alloggio, nelle cliniche, nelle ASL, nelle case famiglia, nei centri diurni ma può anche svolgere servizio a domicilio.
Come diventare OSS?
La formazione degli OSS è regolamentata dalle singole Regioni italiane. Ad ogni modo, è necessario frequentare un corso di formazione professionale, da svolgersi presso un Ente accreditato che possa rilasciare l’Attestato per operare come OSS.
Non basta la semplice frequenza per ottenerlo: l’Attestato è rilasciato a seguito di superamento di un esame finale ed è valido su tutto il territorio nazionale e riconosciuto dai Paesi della U.E.
Il corso ha una durata di 1000 ore, di cui 550 di teoria ed esercitazioni e 450 di tirocinio, articolate in moduli didattici, di base e professionalizzanti.
Le materie di studio sono raggruppate in quattro aree:
- “Area socio-culturale, istituzionale e legislativa”, che comprende materie del tipo: legislazione socio-sanitaria e previdenziale, organizzazione dei servizi sul territorio, sociologia;
- “Ambito professionale specifico, area psicologica e sociale”, che comprende materie del tipo: dinamiche di gruppo, psicologia della relazione, pedagogia.
- “Area igienico-sanitaria”, che comprende materie del tipo: igiene della persona, tecniche di base preventive e riabilitative, rilevazione dei parametri vitali, elementi di primo soccorso, studio delle principali patologie debilitanti.
- “Area tecnico-operativa”, che comprende materie del tipo: attività domestico-alberghiere, di assistenza domiciliare e tutelare, piani di intervento (PAI e PEI), animazione, interventi di socializzazione, informatica di base.
La normativa nazionale prevede l’obbligo della frequenza, pertanto non sono ammesse attività di e-learning o formazione a distanza. Sono riconosciuti crediti formativi che riducono la durata del corso in tutto o in parte, in ragione delle competenze acquisite e adeguatamente documentate dal richiedente.
[…] contatto con i pazienti, fornendo loro cure e supporto medico (è una figura diversa dall’Operatore Socio Sanitario). L’infermiere ha il compito di monitorare la salute dei pazienti, prevenire le infezioni, […]