come diventare enologo
Ottobre 7, 2022

Come diventare enologo

By Giorgia

Con il termine enologo si intende la figura professionale coinvolta nella produzione del vino, il cui lavoro è regolato dalla legge n° 129/1991. Oggi sempre più persone si avvicinano a questa professione e studiano come diventare enologo, così come chi sceglie di diventare sommelier, trasformando una vocazione in una vera e propria professione.

Fino all’inizio degli anni ’90 era possibile diventare enologo semplicemente facendo una pratica triennale in un enopolium, o in una cantina. Nel 1994, però, dopo il congresso dell’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino, è stata data una definizione precisa di questa professione.

Gli enologi vengono quindi definiti come: “persone altamente qualificate che, in base alle loro conoscenze scientifiche e tecniche, sono in grado di svolgere, secondo le buone pratiche e le leggi, funzioni di primaria importanza per il settore vitivinicolo”. Da ciò si evince l’importanza di questa figura nel processo produttivo di qualsiasi vino, che deve essere istruita su tutte le tecniche del mestiere con una formazione di alto livello.

Cosa fa l’enologo?

Come dicevamo l’enologo è una figura molto importante nel processo di produzione del vino, perché si occupa di curare e monitorare l’intero processo, dalla scelta delle viti da coltivare fino all’imbottigliamento del prodotto finito. Da lui dipende la bontà e genuinità del vino, ma non è esente da responsabilità nei confronti dei consumatori.  

L’enologo può essere un libero professionista, oppure lavorare come dipendente direttamente per un’azienda vinicola. Le sue mansioni sono diverse:

  • scegliere la qualità dei vitigni;
  • gestire e controllare la coltivazione delle uve selezionate;
  • valutare il momento migliore per la vendemmia;
  • supervisionare e monitorare le varie fasi della fermentazione del vino;
  • effettuare analisi su campioni al fine di identificarne le diverse proprietà chimiche, biologiche e organolettiche;
  • decidere i tempi di imbottigliamento del vino.

enologo in camicia mezzo busto che controlla la qualità delle uve per la vendemmia con un flute sulla mano sinistra

Come diventare enologo?

Oggi imparare a diventare enologo è ormai accessibile a chiunque, perché ci sono molti corsi in molte accademie che, dopo tre anni di studio, conferiscono la qualifica di enologo.

I requisiti per un enologo per svolgere il proprio lavoro sono:

  • conoscere le diverse qualità dell’uva;
  • avere una certa conoscenza delle norme igienico-sanitarie da seguire e da rispettare durante tutto il processo di produzione del vino;
  • conoscere le tecniche di coltivazione della vite;
  • conoscere ogni singola fase della produzione del vino
  • saper valutare e riconoscere tutte le caratteristiche organolettiche dei tanti vini.

Per avere tutte queste conoscenze è possibile iscriversi e frequentare uno dei tanti corsi di laurea triennali in Viticoltura ed Enologia, oppure in Scienze e Tecnologie Viticole ed Enologiche che si tengono in molti Atenei italiani.

In alternativa, è possibile frequentare un istituto tecnico agrario con specializzazione in Viticoltura ed Enologia. Successivamente è necessario conseguire un diploma di un corso biennale presso una scuola di specializzazione in tecniche enologiche istituita da un’università statale.

donna-enologo-che-utilizza-il-laptop-di-ricerca-e-studia-lo-sviluppo-delle-uve-min

Come diventare enologo senza laurea?

Per coloro che si chiedono se sia fattibile intraprendere la carriera di enologo senza una laurea, la risposta è si, tuttavia ci sono alcune condizioni da rispettare. Coloro che hanno conseguito il diploma di scuola media superiore di un istituto tecnico di orientamento agrario o chimico e hanno anche lavorato ininterrottamente da almeno otto anni nel campo dell’enologia possono lavorare a pieno diritto con il titolo di enologo. 

Quali sono le opportunità lavorative per futuro un enologo?

Chi riesce a diventare enologo avrà molte opportunità di lavoro e possibilità di impiego nel settore. Un enologo, infatti, può lavorare in molte strutture diverse:

  • Cantine vitivinicole e sociali: dove è necessario presidiare l’intero processo produttivo del vino, dalla coltivazione dei vigneti alla commercializzazione del prodotto finito.
  • Aziende di imbottigliamento: dove il prodotto grezzo viene rielaborato e segue i processi dove il vino è protagonista di tante lavorazioni, fino all’imbottigliamento e alla vendita.
  • Consulente enologico: l’enologo può anche offrire servizi di consulenza alle aziende, sui vari processi produttivi.

Quanto guadagna un enologo?

Se l’enologo svolge il ruolo di consulente esterno o libero professionista, i suoi guadagni varieranno in base alla qualità dei servizi che offre all’azienda, che dipende dalla sua formazione e dalle esperienze professionali pregresse.

Per quanto riguarda gli stipendi degli enologi, un professionista senza esperienza (o con meno di 3 anni di esperienza lavorativa) potrebbe guadagnare mediamente 1220 euro netti al mese; un enologo a metà carriera, con un’esperienza lavorativa compresa tra i 4 e i 9 anni, potrebbe percepire uno stipendio medio di circa 1710 euro; mentre un enologo esperto con 10-20 anni di esperienza potrebbe guadagnare in media 2800 euro.

Infine, un enologo di grande esperienza con più di 20 anni di carriera può aspettarsi una retribuzione media complessiva di 3000 euro.