piastrellista
Novembre 20, 2021

Come diventare un piastrellista

By Giorgia

Bagno, cucina, facciata: il piastrellista riveste pareti e pavimenti con piastrelle in ceramica ma anche marmo, gres, gres porcellanato e pietra. Svolge un ruolo importante nella decorazione e nella finitura delle superfici.

La professione di artigiano piastrellista consente una buona remunerazione per un professionista che ha il gusto per il lavoro manuale e che desidera avviare un’attività in proprio.

Tuttavia, la formazione come piastrellista non avviene dall’oggi al domani e devi essere ben informato prima di iniziare. Non è sempre facile trovare le giuste informazioni sugli studi, la formazione, le procedure, le qualità necessarie per questa professione ecc…

In questa guida trovi tutti i nostri consigli riguardanti la formazione da seguire per diventare piastrellista e gli step da seguire per realizzarla al meglio.

Lavorare come piastrellista

Come in tutti i lavori per diventare un ottimo piastrellista bisogna avere innanzi tutto l’attitudine. Questa figura professionale deve avere doti di progettazione, di creatività, di cura dei particolari e grande tecnica. Non si diventa piastrellista da un giorno all’altro, occorrono anni di attività.

Molti sono i corsi professionali che consentono di acquisire una preparazione specifica riguardo alle tecniche e ai materiali che poi deve essere affinata sul campo, basta fare una ricerca on line per rendersene conto, e sicuramente non è facile districarsi nell’ampio ventaglio di scelte offerte.

I corsi formativi si tengono presso strutture formative accreditate dalla Regione, o all’interno dell’azienda e trattano argomenti legati agli adesivi, alla posa di pavimenti e all’installazione di profili decorativi, ai materiali per le fughe, alla progettazione, alla posa e a molto altro. Al termine del corso si ottiene la qualifica professionale valida ai fini contrattuali e l’apprendista può iniziare il suo percorso di affiancamento.

Trattandosi di un lavoro prettamente manuale, ha tuttavia molta più rilevanza l’esperienza sul campo. Il lavoro può essere appreso tramite un periodo di apprendistato presso posatori professionisti già affermati, ma prima di affrontarlo, può anche essere utile frequentare uno dei vari corsi per piastrellisti erogati da scuole edili e altri enti di formazione professionale.

Sicuramente i corsi più interessanti sono quelli avanzati, che già presumono una competenza ben sviluppata. Le imprese di ceramiche lanciano spesso sul mercato nuove e innovative tipologie di piastrelle e di mosaici, molte delle quali richiedono tecniche particolari di messa in posa o utensili di nuova generazione.

Ad esempio alcune imprese stanno spingendo sul mercato ceramiche di grande formato, da un metro per tre, e anche oltre. Posare queste lastre di gres porcellanato con le tecniche classiche sarebbe molto complicato e addirittura rischioso. I corsi di aggiornamento avanzati consentono allora di imparare le nuove tecniche studiate appositamente per i nuovi materiali, e l’utilizzo di strumenti creati in esclusiva per queste tecniche.

Tornando al periodo di apprendistato, questa formazione sul campo è regolamentata per legge e può essere svolta da chiunque abbia un’età compresa tra i 18 e i 29 anni, oppure dai 17enni in possesso di diploma professionale. L’apprendista dovrà coprire 80 ore medie annue di formazione, da ripartire in 48 mesi.

Un piastrellista moderno, quindi, non è il tipico operaio che eravamo abituati a conoscere, ma un professionista che si aggiorna costantemente, che impara nuove tecniche, usa utensili e prodotti di nuova generazione affinché il prodotto del suo lavoro sia perfetto.