calandratura
Settembre 29, 2022

Calandratura: cos’è, a cosa serve e come viene fatta

By Giorgia

Per quanto riguarda la fase di rifinitura dei materiali prodotti a livello industriale, il processo di calandratura è uno dei più importanti. Questa operazione permette di trattare e rifinire vari materiali, soprattutto lamiere, carta e tessuti, ottenendo dei film sottilissimi. Levigando la superficie con una calandra si ottiene una superficie più o meno brillante, a seconda dei risultati desiderati. La calandratura trova spazio in un’ampia varietà di settori: ecco tutto quello che c’è da sapere.

Cos’è e a cosa serve la calandratura?

La calandratura è un processo di formatura che consiste nel far passare un materiale solido sotto pressione tra rulli metallici generalmente caldi che ruotano in direzioni opposte e vengono tagliati con una lama per ottenere la dimensione desiderata. Lo scopo può essere quello di ottenere lastre di spessore controllato o di modificare l’aspetto superficiale della lastra.

L’applicazione principale delle calandre è nella fase finale di produzione della carta. La calandratura può essere applicata anche a materiali diversi dalla carta, dove è desiderabile una superficie liscia e piatta, come cotone, lino, seta e vari tessuti e polimeri artificiali, come fogli di vinile simil-polimero (PVC) e ABS e, in misura minore, polietilene ad alta densità (HDPE), polipropilene e polistirene.

Alcuni dei rulli possono essere incisi per conferire una consistenza al foglio risultante. Lo spessore della lastra è dato dalla distanza tra due rulli. Con questo processo si producono lastre che vengono utilizzate come materia prima per altre lavorazioni secondarie, ma anche prodotti come tende da doccia, tappeti e impermeabili.

Come avviene il processo di calandratura?

La calandra è composta da due o più rulli che si toccano e la cui pressione è regolata da contrappesi, a più cilindri. Il materiale passa tra i primi due rulli superiori, poi tra il secondo e il terzo e così via. Dei cilindri, almeno uno deve essere di metallo e questo, perfettamente levigato e brunito in superficie, è cavo ed è generalmente riscaldato da una corrente di vapore che circola tra il cilindro ed un altro interno ad esso concentrico.

La variazione della velocità dei rulli permette di regolare lo spessore della lastra senza modificare lo spazio tra i rulli. Maggiore è la velocità, maggiore è la velocità di produzione, maggiore è la pressione e la conseguente generazione di calore. Un aumento esagerato della velocità può causare possibili problemi di rugosità superficiale (rottura da fusione). Una temperatura troppo elevata può causare il deterioramento del materiale, per questo deve essere mantenuta massimo sui 20 gradi.

Mediante la calandratura si ottengono diverse finiture superficiali: lucida, opaca, sfumata, texture. Ciò dipenderà dal rivestimento applicato sull’ultimo rullo caldo.

Le operazioni di calandratura sono costose. L’avvio del processo richiede circa 10 ore, il che lo rende redditizio solo per grandi volumi di produzione. Questo è un processo generalmente applicabile a materiali ad alta viscosità (gomma) e che si degradano facilmente (devono essere ad alta temperatura per un breve periodo), come il PVC.

Le caratteristiche dei materiali ottenuti dal processo di calandratura sono:

  • possibilità di ottenere materiali piani con o senza brillantezza;
  • possibilità di ottenere prodotti trasparenti, opachi o colorati;
  • possibilità di ottenere materiali con bassa permeabilità al vapore acqueo;
  • prodotti atossici;
  • prodotti di spessore costante;
  • materiali rigidi o flessibili.

I prodotti rigidi comprendono fogli per termoformatura blister, realizzazione carte di credito e per uso generico, segnaletica, etichette, ecc. O come anticipato c’è un’ampia applicazione della calandratura nel settore delle lamiere utili alle più svariate applicazioni in diversi settori industriali. Qui di seguito degli esempi di lamiera calandrata realizzata in acciaio, ferro, acciaio inox e numerosi altri materiali.

Le principali applicazioni nei materiali flessibili infine, sono: teloni per camion, “banner” laminati (gigantografie stampate su fogli di vinile), tende da sole in laminato, ombrelloni e coperture, laminati per la produzione di sacche ospedaliere, applicazioni industriali come la produzione di geo-membrane (fogli in PVC o gomma per rivestire e prevenire la contaminazione, fosse settiche, discariche, ecc.) e nastri trasportatori.

Infine, se ti interessa approfondire un altro processo industriale, puoi leggere un altro nostro approfondimento sul taglio laser.