Reddito di Cittadinanza
Giugno 8, 2020

Come diventare navigator

By admin

L’istituzione del reddito di cittadinanza nel 2019, ha reso necessaria una figura professionale fondamentale nell’orientamento al lavoro: quella del navigator. Un primo concorso pubblico, pubblicato sul sito ufficiale dell’Agenzia Nazionale per le politiche attive del lavoro, si è svolto a Roma nel giugno 2019.

Quali sono i compiti del navigator?

Il compito principale del navigator sarà quello di agevolare la ricerca del lavoro per i beneficiari del reddito di cittadinanza, affiancando gli operatori dei centri per l’impiego.

Tutti coloro che usufruiscono del reddito di cittadinanza devono infatti siglare un “Patto per il Lavoro” con un centro per l’impiego o un’agenzia di lavoro. Il patto stabilisce la disponibilità immediata al lavoro della persona e l’adesione ad un percorso di inserimento lavorativo individuale.

Sarà compito del navigator mettere a punto dei percorsi individuali necessari per favorire l’inserimento del cittadino nel mercato del lavoro. A tal fine, dovrà cercare e selezionare le opportunità più adatte per ogni singolo beneficiario; fornire consulenza ai referenti aziendali su possibili soluzioni contrattuali, incentivi e agevolazioni; supportare le aziende tramite un’attività di preselezione; monitorare l’andamento del rapporto lavorativo e la soddisfazione di beneficiari e aziende.

Per svolgere al meglio questo compito, i navigator avranno a disposizione dei nuovi sistemi digitali, realizzati apposta per favorire lo scambio di dati tra centri per l’impiego e le aziende.

I navigator dovranno inoltre svolgere un ruolo di controllo per verificare che il beneficiario stia facendo il suo dovere, ovvero recarsi nei centri per l’impiego o assicurare le otto ore settimanali di lavori utili.

Il concorso e i criteri di ammissione

Per diventare navigator è necessario partecipare ad un concorso su base provinciale. Ogni regione mette a disposizione un numero variabile di posti, suddivisi tra le varie province.

Diversi i criteri di ammissione previsti dal bando. Bisogna innanzitutto essere in possesso di una laurea magistrale o diploma di laurea in una delle seguenti aree: economia, giurisprudenza, sociologia, scienze politiche, psicologia e scienze della formazione.

La prova selettiva consiste in un test scritto composto da 100 domande a risposta multipla, riguardanti quesiti di cultura generale, psicoattitudinali, logica, informatica, economia aziendale e molto altro. Il tempo previsto per lo svolgimento è di 100 minuti.

Il punteggio totale di ciascun candidato viene ottenuto valutando le risposte fornite come segue:
– 1 punto per ogni risposta esatta
– 0 punti per ogni risposta non data
– 0,4 punti per ogni risposta errata e per ogni multi‐risposta

Superano la prova i candidati che abbiano raggiunto il punteggio minimo di 60/100.

I vincitori della graduatoria saranno quelli ad aver raggiunto il punteggio massimo in ogni provincia. In caso di parità si preferirà il candidato con il punteggio più alto e, se il punteggio fosse pari, il candidato più giovane.

A seguito della pubblicazione della graduatoria, si passerà a formalizzare e contrattualizzare. Il contratto ha validità biennale e la retribuzione dovrebbe oscillare intorno ai 30mila euro lordi annui, che si traducono in circa 1.700/1.800 netti al mese, contribuzione esclusa.

Dopo l’assunzione, è previsto uno specifico percorso di formazione ANPAL per i navigator impegnati nelle attività di assistenza tecnica nelle Regioni.

Un primo bando da 6.000 posti è stato indetto nel 2019, ma non si esclude un ulteriore concorso alla scadenza dell’incarico. Le candidature per questo nuovo profilo professionale potrebbero arrivare anche a 60.000 nei prossimi anni.