Differenza tra separazione e divorzio
Gennaio 12, 2022

Cosa fare in caso di separazione o divorzio

By Giorgia

Tu e il tuo partner avete deciso di porre fine alla vostra relazione, ma non sapete cosa scegliere tra separazione e divorzio? Sebbene questi due concetti sembrino identici, tieni presente che presentano alcune differenze. A seconda della tua decisione, non esitare a consultare un avvocato specializzato in divorzio. Ti aiuterà nella tua scelta e ti accompagnerà in tutti i passaggi (per approfondire puoi consultare il sito dell’Avv. Bassi, avvocato divorzista a Reggio Emilia).

Differenza tra separazione e divorzio

Qual è la differenza tra separazione e divorzio?

A prima vista, va sottolineato che separazione e divorzio non sono simili, sia in linea di principio che nei loro effetti. Per approfondire queste due tipologie di procedimenti giudiziari, meritano di essere analizzati alcuni punti.

  • Cos’è la separazione legale: diventata ormai frequente tra i coniugi, la separazione legale consente di porre fine alla loro convivenza. Tuttavia, non pregiudica il matrimonio. La procedura di separazione legale può essere avviata dai coniugi coniugati o non sposati, quando si rendono conto che la convivenza non è più possibile.
  • Divorzio: a differenza della separazione legale, questa procedura mira a porre fine a un’unione. Pertanto, la coppia interessata deve essere prima di tutto legalmente sposata. Il divorzio può essere richiesto 1 anno dopo la separazione. Tale periodo non conta nel caso in cui sia provato adulterio, crudeltà fisica o psichica nei confronti di uno dei coniugi.

Per evitare qualsiasi confusione e per non commettere errori nella procedura da avviare, è sempre preferibile consultare un avvocato in diritto di famiglia.

Le conseguenze della separazione legale e del divorzio

Divorzio

Al fine di comprendere meglio la differenza tra separazione legale e divorzio, dobbiamo considerare anche le conseguenze legate a queste procedure. Le regole sono le stesse per la separazione o il divorzio per tutto ciò che riguarda i figli (paternità, diritto di affidamento, diritto di visita, pensione, ecc.). L’assegnazione della casa coniugale avviene secondo gli stessi principi in caso di separazione o divorzio.

Mentre il divorzio cancella i doveri legati all’istituto del matrimonio e pone fine al dovere della convivenza, la separazione resta soggetta al dovere di rispetto, fedeltà, assistenza e aiuto. La coppia può vivere separatamente con la separazione, ma i coniugi restano coniugati e non hanno la possibilità di risposarsi finché non divorziano.

Nel divorzio, salvo accordo tra i coniugi, si verifica la perdita del cognome mentre, con la separazione, ciascuno dei coniugi conserva l’uso del cognome coniugale.

Un’altra differenza riguarda l’assegnazione di assegno di mantenimento e assegno divorzile. Con l’assegno di mantenimento al coniuge deve essere assicurato lo stesso tenore di vita posseduto durante il matrimonio: il valore dell’assegno viene stabilito dal giudice in base alle possibilità reali, di reddito e di patrimonio, del coniuge obbligato.

L’assegno divorzile deve invece garantire l’autonomia e l’indipendenza economica del coniuge che ha il reddito più basso: ciò significa che l’assegno divorzile non dovrà essere versato nel caso in cui il coniuge meno abbiente abbia un lavoro e un reddito.

E, per quanto riguarda l’affidamento dei figli? In entrambi i casi il giudice valuta prioritariamente la possibilità che i figli minori restino affidati ad entrambi i genitori; oppure stabilisce a quali di essi i figli siano affidati e determina i tempi e le modalità della loro presenza presso ciascun genitore fissando altresì la misura e il modo con cui ciascuno di essi deve contribuire al mantenimento, alla cura, all’istruzione e all’educazione dei figli. Prende atto, se non sono contrari agli interessi dei figli, degli accordi intervenuti tra i genitori e adotta ogni altro provvedimento relativo alla prole.